Parigi 13 11 2015
Come si fa a non reagire agli eventi di Parigi della settimana scorsa? Se ti fossi trovato in città la sera del 13 Novembre come saresti potuto rimanere indifferente o non avere nessuna reazione? Allora, tutti abbiamo reagito, perché quelle notizie ti arrivano in casa non appena accendi la TV o la radio, o se ti colleghi a Internet. Chi si è sentito colpito nella mente e nel cuore non ha potuto non esprimere un sentimento, un pensiero di rabbia. Ed è naturale. Rimanere freddi di fronte alla crudeltà non si addice a noi esseri umani. Oltretutto, se sei di fronte a un attacco militare non puoi rimanere perplesso a lungo o interrogarti sulle ragioni di coloro che ti attaccano. No. La prima cosa da fare è neutralizzare l’aggressore il più velocemente possibile. E questo vuol dire usare almeno la stessa forza impiegata nell’attacco. Non è questo il momento delle analisi. Occorre restaurare al più presto le condizioni materiali di sicurezza. Eppure, la maggior parte della gente si imbarca in spiegazioni cervellotiche. Altri invitano alla calma dal calduccio del loro divano, comodamente seduti davanti al dispositivo che porta loro le notizie in casa.
“La colpa è nostra” dicono alcuni, allora, fatevi ammazzare.
Ce ne sono altri che vogliono tagliare ogni legame tra la mentalità islamica e il terrorismo. “Sono estremisti” dicono loro. Sono mistici!! bisogna rispondere. Nessuno si rende conto del valore del misticismo in questo tipo di azioni terroristiche. Studiate cosa vuol dire misticismo, ma studiatelo bene!
Molti di questi buonisti che predicano l’apertura totale all’Islam non possono ammettere che i loro protetti hanno in mente di distruggerli, di rimpiazzare uno stile di vita con un altro, di imporre i propri costumi e la propria mentalità mistica ai Paesi che stanno invadendo. Se non l’hanno capito ora non lo capiranno mai. Oppure glielo fanno capire con la forza.
In generale si può dire che più sono di “sinistra” più sono deboli. Infatti, la mente e la psicologia della sinistra è praticamente uscita indebolita, frantumata, liquefatta dopo il crollo del socialismo reale. Non hanno un’ideologia. L’Europa non ha un sistema di valori intorno a cui coagulare una visione del mondo che legga questa diffusione islamica per quello che è: un’invasione fisica, culturale, ideologica e politica dell’Europa che, a sua volta, è come uno psicolabile e va ora di qua or di là.
Ma è l’Europa dei politici che traballa, non quella dei cittadini ordinari che ne hanno piene le balle di questa violenza del trasferimento forzato di masse di cittadini con cui non ha niente in comune e che oltretutto arrivano per imporre la loro identità schiacciando la nostra. Quando un cittadino di una nazione si trasferisce in un altro Stato per prima cosa adotta le leggi di quest’ultimo e cerca di conservare la propria identità ma non di imporla ai cittadini ospiti. Qui sta avvenendo il contrario. Si muovono tra di noi con arroganza e disprezzano e violentano le nostre donne, il nostro cibo, le nostre usanze, la nostra religione, vogliono costruire i loro templi dappertutto e tagliano le possibilità di esistenza ai cittadini che li hanno accolti. Insomma, aprite gli occhi e agite!