L’importanza di stabilirsi obiettivi per vincere le preoccupazioni.

Le preoccupazioni scappano davanti agli obiettivi; in altri termini, stabilire scopi da raggiungere è un ottimo antidoto contro la tendenza a preoccuparsi. È importante capire che i cambiamenti psicologici o quelli che riguardano le nostre attitudini mentali non sono percepibili. Per capire cosa voglio dire, pensa alle tue unghie, le vedi forse mai crescere? Tuttavia, per vedere come si cambia occorre potere osservare e rivedere i propri modi di essere e questa possibilità ci è offerta quando ci prefiggiamo degli obiettivi.

Bisogna stare attenti, però, a non farsi intrappolare dalle preoccupazioni che sorgono nel momento in cui pensiamo ai nostri obiettivi. Potremmo essere assaliti da dubbi come questi: Non mi ero reso conto che non ho obiettivi. Cosa vuol dire che non ho uno scopo nella vita? E se non so come realizzarli? E se ho troppi obiettivi, come faccio a scegliere quello su cui concentrarmi? e così via.

Allora, il primo passo da fare è quello che ti permette di distanziarti per un attimo dalle tue preoccupazioni scrivendole! In questo modo, vedrai che il problema sono quei pensieri sulla carta e non tu stesso, infatti, tu sei molto di più delle tue preoccupazioni.

Avere obiettivi definiti vuol dire avere una direzione chiara e capire quelle azioni quotidiane che ti permettono di realizzarli. La forza di volontà non è sufficiente quando non hai una mappa da seguire per raggiungere le tue mete. Il modo migliore per creare obiettivi è il sistema SMART: questo acronimo sta per

Specific [Sii specifico nel descrivere il tuo obiettivo],

Measurable [Misurabile. quantificabile: stabilisci una scala per misurare le tue preoccupazioni],

Attainable e Realistic [Un obiettivo deve essere raggiungibile e realistico],

Time limited [Stabilisci una data entro cui vuoi raggiungere il tuo obiettivo].

Riassumendo, i tuoi obiettivi devono specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e hanno una data entro cui devono essere realizzati.

Facciamo qualche esempio.

Voglio smettere di fumare va bene, ma non abbastanza. Cosa ne pensi di riformularlo in questo modo: Voglio essere capace di salire velocemente due rampe di scale senza fermarmi. Vedi la differenza?

Oppure: Voglio fumare dieci sigarette di meno entro dieci giorni. Ogni giorno, a partire da oggi, fumerò una sigaretta in meno.

In conclusione, nel definire un obiettivo dobbiamo chiederci se esso è ben chiaro e specifico, ma anche se può essere suddiviso in altri obiettivi più facili. Poi, dobbiamo chiederci: In che modo posso misurare che sto facendo dei progressi verso la mia meta? Chiaramente, questo ci porta a considerare quanto è fattibile e realistico l’obiettivo iniziale. Stabilire in quanto tempo lo raggiungeremo è fondamentale per evitare la procrastinazione.

Ecco, una svolta che abbiamo stabilito cosa realizzare, le nostre preoccupazioni sembrano essersi volatilizzate e se ritorneranno sappiamo che stiamo lavorando al progetto di liberarcene.

“Il successo non è definitivo, il fallimento non è fatale: ciò che conta è il coraggio di andare avanti.”
(Winston Churchill)