Category: Socrate

La filosofia di Socrate

Exploring the Power of Philosophy Practice: The Socratic Dialogue or Kierkegaardian Authenticity and Meaningful Choices

Excerpt. Philosophy practice is a valuable resource for individuals seeking to better understand themselves and the world around them. By engaging in activities that involve exploring philosophical ideas and concepts in a practical or applied way, we can gain a deeper understanding of our own beliefs and values and can learn to think more deeply and critically about the world around us. Whether through reflective thinking, Socratic dialogue, philosophical counseling, or academic study, engaging in philosophy practice can help us live more meaningful and fulfilling lives, and can help us clarify our own thinking and come to a better understanding of our own beliefs and values. So, if you are looking to explore philosophical ideas and concepts in a practical and applied way, consider engaging in philosophy practice today!

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Debolezza di volontà e Socrate (akrasia)

Per continuare con l’akrasia, in Ovidio, Metamorfosi, VII. 20–21, ho trovato questa riga “video meliora proboque deteriora sequor” – che, salvo errori, dovrebbe significare “vedo e approvo il meglio, ma scelgo il peggio” . Estremamente anti-socratico, cioè afferma la debolezza della volontà, una forma di akrasia, è Euripide che, in Medea e Ippolito, mostra come la ragione non abbia sufficienza motivazionale – la conoscenza qui sembra non essere sufficiente a formare l’intenzione o che il giudizio ottenuto non si realizza in un’azione. — sempre più interessante! Aggiungo che le intenzioni, se riusciamo a formarle, possono essere detronizzate dalla collera. Qui

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Debolezza di volontà e Socrate

l problema: Facciamo spesso ciò che non è da noi stessi considerato come la scelta migliore. Oppure, avendo considerato che la cosa migliore da fare è X facciamo y o z oppure qualcos’altro che sappiamo essere peggiore di X. In Platone si chiama “akrasia ” e fa parte del problema della debolezza della volontà; ma per Socrate e Platone non esiste, nel senso che esiste il fenomeno ma la causa, cioè che scegliamo la cosa peggiore sapendolo, è impossibile. Il dialogo in cui se ne parla è il Protagora.

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