Tag: Parmenide

La coerenza di Socrate

La soluzione va cercata guardando a Socrate da un altro angolo. Prendiamo tre passaggi, il primo dal Carmide. Crizia qui accusa Socrate di mettersi a confutare quanto lui dice ma senza aver dato seguito all’argomento. Socrate risponde, «Quale errore fai», dissi, «a pensare che se ti confuto quanto più è possibile, lo faccio per qualche altra ragione che non sia appunto quella per cui esaminerei cosa io stesso stia dicendo, nel timore che, senza avvedermene, io pensi di sapere, mentre non so. [166C-D] Questa rara affermazione su di sé viene rinforzata dal passo precedente: «Ebbene, Crizia», dissi, «tu con me

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È possibile estendere ciò che non ha fine?

Di Maurizio Bisogno Si tratta chiaramente qui di un problema teoretico e, in quanto tale, esso va affrontato con l’intelletto. Ciò-che-non-ha-fine, l’infinito, l’illimitato sono concetti che non rilevano dall’esperienza del mondo fisico. L’infinito ha origine nella mente. In questo senso allora, l’idea di infinito, di senza limiti va oltre l’universo infinito e si avvicina al dio infinito. Ora essendo per definizione senza limite, non osservabile, non potendo essere circoscritto in alcun modo questo infinito non può neanche superare se stesso. E allora non può neanche estendersi. Non ha tempo (eterno), è illimitato (lo spazio non può contenerlo), è immobile (il

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