La grandezza di Leopardi
Si può immaginare un Nietzsche senza Leopardi? No, di certo. La stessa coscienza del dolore come costituente essenziale della vita, e l’abbraccio della vita stesa nella sua interezza. Non una debole accettazione della sofferenza ma la sua piena accoglienza nella vita e la ricerca costante, ancorché inappagata, del piacere e della gioia: gioia di vita che trasfigura il dolore in una nuova forza, in uno slancio verso l’essere che non ristagna nel compiacimento della condizione umana. Se tutto è nulla e caso, l’illusione e l’arte, la danza e la musica, la memoria e la dimenticanza, in una parola: la poesia
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