Le incertezze della politica e lo stoicismo
Qual è l’atteggiamento stoico di fronte a una situazione politica che non ci convince, ci crea preoccupazioni e ci mette in uno stato di ansia? Dopo il referendum inglese ci poniamo domande che derivano da un sentimento di incertezza sul futuro dell’Europa e quindi anche del nostro Paese. Per esempio, potremmo essere assaliti da idee come queste:
“Sono preoccupato per il futuro dei miei figli e delle generazioni a venire”
“L’insorgere di nazionalismi e particolarismi è un’inversione negativa”
“Questo è solo l’inizio del crollo del sogno di un’Europa unita, prospera e pacifica”
E così via.
Questo tipo di pensieri, insieme a tanti altri che non sto qui a elencare, sono collegati a, e ingenerano emozioni che vanno dalla delusione all’ansia, dalla frustrazione alla rabbia. In che modo la filosofia stoica può aiutarci a vivere meglio questa fase politica e sociale?
In primo luogo, consideriamo cosa ci dice Epitteto, uno dei maggiori rappresentanti di questa corrente di pensiero:
“Non sono le cose [gli eventi] che ci fanno stare male ma è il modo in cui noi le interpretiamo.” Potremmo iniziare con l’immaginare la situazione europea in un contesto da commedia, in questo modo, la risata creerebbe la percezione che è possibile prendere le distanze e nutrire un sentimento diverso: il ridicolo, in questo caso.
Dopo di che, ci chiederemo: “Ma quel nostro pensiero che ingenera preoccupazione deve per forza essere vero assolutamente?”, “Come posso leggere quell’evento da un altro punto di vista?” “Cosa posso fare in concreto e cosa possa fare di utile per affrontare la mia preoccupazione?”
A questo punto ci viene in aiuto l’altro suggerimento stoico che risulta molto efficace nel trattare emozioni e sentimenti negativi: “Cosa dobbiamo dunque fare?” Si tratta di capire ciò che è in nostro potere e farsene carico pienamente, per il resto occorre capire che ci sono cose che sono fuori dal nostro controllo e dunque non serve preoccuparsene. Quando ci dimentichiamo che noi non siamo dèi, che ci sono dei limiti a ciò su cui possiamo intervenire, allora il nostro livello di frustrazione aumenta come pure aumentano le altre emozioni negative. A che serve rimuginare e tormentarsi con pensieri che iniziano così: “Se solo non fosse accaduto questo o quello….”? Occorre certamente imparare dagli errori del passato, ma ciò non ti aiuta molto se poi non ti crei un piano per il futuro che include azioni e cambiamenti all’interno della tua portata.
Allora come dice Epitteto, il nostro compito è quello di separare le cose che noi siamo in grado di controllare da quelle altre che sono fuori dal nostro controllo. E che cos’è che è pienamente in nostro potere? Sono le nostre opinioni, gli obiettivi che ci poniamo, le cose che desideriamo, o quelle che non ci piacciono: le nostre azioni. Lo stoico non insegna rassegnazione e passività, al contrario, ci dice che possiamo cambiare i nostri pensieri, il nostro modo di sentire la realtà e, quindi, le nostre azioni. Una volta che ci siamo liberati dell’ansia e delle preoccupazioni, siamo in grado di sviluppare un piano d’azione degno d’un saggio!
Se tu sei deluso dei risultati politici nel tuo paese, delle persone che ti governano, certamente non sei totalmente responsabile per le scelte che gli altri hanno fatto, non puoi credere seriamente che è colpa tua se la maggioranza vota in un certo modo e non in un altro! Nel contempo, potresti comportarti e scegliere in modo da rappresentare un esempio da seguire e questa tua integrità ti separerebbe da un senso di concausa per quelle scelte che tu non condividi.
Mettiamo caso che tu ti senta ansioso per il futuro dei tuoi figli e delle generazioni a venire. Ti renderai subito conto che il futuro non è controllabile né da te né da altri – tuttavia, il sentimento adeguato non è la preoccupazione ma la calma che ti permette di concepire un piano d’azione che potrebbe influenzare gli eventi futuri nel senso delle tue aspettative. Quindi potresti scegliere di impegnarti in progetti e gruppi che hanno a cuore il futuro delle prossime generazioni e questo avrebbe un effetto positivo sul tuo sentimento di preoccupazione e ansia per il futuro.
Quindi, in breve, la regola stoica fondamentale quando siamo assaliti da preoccupazioni e ansia, da emozioni negative in genere, è quella di separare nettamente nella nostra mente le cose, gli eventi, che non siamo in grado di controllare da quelli che sono in nostro potere. Successivamente, mettere da parte i primi e concentrarci e agire sui secondi. In questo modo svilupperemo una calma, un’attenzione e una determinazione ideali per elaborare piani d’azione alla nostra portata e trasformeremo radicalmente e positivamente le nostre emozioni. Pensieri, emozioni e azioni sono intimamente collegati: quando uno dei tre cambia in meglio anche gli altri cambiano nella stessa direzione.
Buona giornata!
Maurizio Bisogno