Berlusconi Silvio: un uomo di grande volontà neoliberista e americaneggiante.
Silvio Berlusconi è colui che ha dato il colpo decisivo alla demolizione del progetto di una società socialista. Berlusconi ha raddoppiato il potere delle TV sul popolo abbassandone il quoziente intellettivo. E’ stato l’espressione di un americanismo neoliberista tutto teso al proprio tornaconto personale, al profitto dei proprietari del capitale.
Berlusconi, un carattere determinato certamente, ma contro le conquiste dei lavoratori, ormai privi di leader, costretti dalla necessità di adattarsi ad un’economia di crisi e al vuoto politico e teorico a sinistra. Colui che ha continuato il lavorio incessante della guerra fredda, spesso divenuta calda.
Berlusconi è arrivato in politica non molto dopo gli anni di piombo, del terrorismo, dell’assassinio di Moro, della P2, di Licio Gelli, di Gladio apportando una ventata apparente di leggerezza e di confusione, in sostanza, contribuendo alla liquefazione dei cervelli degli italiani. Ha impacchettato dinamismo, voglia di fare e di vivere propinandolo a un popolo che usciva da anni terribili.
Con Berlusconi la società subiva mutamenti in favore dei capitalisti, dei banchieri, dei borghesi quasi in maniera indolore oppure senza che i lavoratori fossero capaci di opporvi resistenza. Cavalcando la forza dell’illusione, usando tecniche e sostegno dei capitalisti e degli americani ha saputo conquistarsi un posto di nota in Italia e nel mondo.
Berlusconi ha capito benissimo in che direzione soffiava il vento, ed è stato uno dei più abili in questa guerra contro il “pericolo comunista”, usando tutte le reti di forze chiare o oscure, palesi o occulte, cavalcando il ronzino (in realtà un carro armato) dell’ideologia neoliberista, adottando simpatia e populismo.
Silvio Berlusconi è stato, dunque, imprenditore e politico abilissimo nel difendere gli interessi del capitale e degli americani, gli interessi delle sue aziende e del suo privato, ma non è stato un amico dei lavoratori né della scuola né di una società giusta.
Quindi, si capisce anche come il governo attuale (nel 2023) sia anche il più servile di tutti nei confronti dell’America e della NATO. Una coalizione che ci vuole senza cervello e sena volontà politica.