Oltre l’ombra del passato. Un viaggio a Sicignano.

Quel fatidico giorno, una pioggia ininterrotta si abbatteva implacabile sulla città, trasformando le strade in un labirinto di pozzanghere e riflessi offuscati. Nel cuore dell’agitazione metropolitana, tra l’incessante scrosciare delle gocce d’acqua e le urla distorte dei clacson, si ergeva Matteo come un solitario guardiano delle proprie tempeste interiori. La natura selvaggia dell’evento atmosferico sembrava rispecchiare il caos dell’anima di Matteo, che si trovava immerso in una fase di transizione come un naufrago sperduto nel mezzo dell’oceano. In quel vortice di precipitazioni e confusione, l’ineluttabilità del cambiamento si faceva sentire, generando onde di dubbi che minacciavano di spazzare via ogni certezza e arroccarsi tra i crepacci dell’esistenza. Mentre la pioggia martellante faceva eco al battito del suo cuore, Matteo si trovava ad affrontare la sua personale tempesta psicologica, conscio che solo attraverso quel diluvio interiore avrebbe potuto trovare la chiave per riconciliare la propria anima frantumata.
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