La piramide

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Premessa. Quanto segue non è una critica ma una descrizione che servirà a coloro che vogliono capire come funziona la nostra società. Quindi è la base per un manuale di istruzioni che serve a vivere secondo le regole del nostro tempo e non per capovolgerle. Tutte le descrizioni diverse da questa sono solo ipocrisia. Le verità qui espresse non sono immutabili, ma sono vere per il nostro tempo.

Se c’è una figura geometrica che più di tutte può rappresentare l’organizzazione attuale della società umana, questa è la piramide.

La società in cui viviamo è organizzata come una piramide immensa, all’interno della quale sono contenute altre piramidi. Ogni ogni piramide ha le seguenti caratteristiche: alla base della piramide c’è lo strato lavoratori “al fronte”, i salariati, quelli cioè che vivono di lavoro salariato: gli schiavi. Va detto subito che la condizione dello schiavo non è la peggiore per l’uomo. Lo schiavo moderno vive in gabbie dorate o, almeno, argentate. I mezzi principali per mantenere gli uomini incatenati al lavoro salariato sono il consumismo e l’indebitamento. In questo senso, gli schiavi non sono caratterizzati dall’appartenenza alla classe inferiore. All’obiezione secondo cui lo schiavo non può scegliere, mentre i lavoratori, supposti liberi, possono scegliere, rispondo che l’illusione e il condizionamento mentale/psicologico sono i mezzi principali per farci credere che stiamo scegliendo, mentre in realtà stiamo solo mettendo in atto un condizionamento.

Pio ci sono i quadri intermedi, anch’essi salariati ma con funzioni esclusive di controllo e di leadership: i manager degli schiavi.

Quindi vengono i dirigenti: dirigono i manager.

Ma sopra a tutti ci sono coloro che possono comprare i prodotti dell’azienda: quelli che se la godono, questa è anche la posizione meno stabile.

Tutti servono un solo scopo: il mantenimento dei meccanismi di produzione e di scambio che, fin quando restano in piedi, rendono tutti estremamente sostituibili.

Non ci accorgiamo dell’esistenza della piramide a causa della mobilità delle posizioni: gli schiavi possono diventare manager e questi ultimi dirigenti e poi tutti fanno parte della categoria dei consumatori, che è anche lo strato costante: infatti, tutti gli strati della piramide appartengono alla categoria dei consumatori. In altre parole, il consumo costante e ininterrotto è il processo che attraversa tutti gli strati della piramide.

Questa piramide ha un solo dio: il denaro.

Lo scopo di tutta l’organizzazione della piramide è uno e uno soltanto: la produzione di profitto.

In questo quadro, tutto è tollerato, nella misura in cui non si ostacola il raggiungimento dello scopo unico.

Stando così le cose, si deve prendere coscienza del proprio ruolo, accettare la propria condizione e lavorare al perfezionamento di se stessi. In caso contrario si è completamente estromessi dalla piramide e si è rigettati nel deserto.