La filosofia può aiutarti a dimagrire?
Ecco come.
Stimolato dalla domanda di un amico, partiamo da due citazioni di Diogene:
Qual è il momento migliore per la cena? “Se uno è ricco, quando vuole, se uno è povero, quando può”.
“Se solo fosse facile far sparire la fame strofinandosi la pancia come lo è con il sesso.”
Stai seguendo una dieta che ha ridotto notevolmente la quantità di cibo che puoi mangiare, ora ti lamenti che devi astenerti dal cibo che ti paice e che la fame ti tormenta.
Per prima cosa ti chiedo di vagliare bene i motivi per i quali hai deciso di metterti a dieta. Se li conosci già, chiediti quanto ci credi, quanto li ritieni validi, li hai fatti tuoi?
Poi ti inviterei a pensare a questo; persino “Epicuro, famoso maestro del piacere, aveva fissato dei giorni durante i quali si sfamava appena, per vedere se così venisse a mancare al piacere pieno e perfetto, e se ciò meritava di essere pagato con una grave fatica”. Il valore di ridurre la quantità di cibo.
In sostanza, si tratta di porre questa tua scelta di non mangiare sotto una luce diversa. Considera, per esempio, che l’acqua, la polenta o un pezzo di pane non sono di per sé molto gradevoli, “ma il più gran piacere consiste nel poter ricavar piacere anche da questi cibi…” e se aggiungi l’altra considerazione “quanta grandezza d’animo mostra chi si piega spontaneamente a un genere di vita che nemmeno i condannati a morte devono temere!”, capisci come quei morsi di fame siano poca cosa e facilmente superabili.
In un’epoca in cui si vuole risolvere tutto senza sforzo personale, mi rendo conto che questi suggerimenti potrebbero sembrare anacronistici, ma tali non sono.
Prendiamo il caso di un fumatore che si trovi in un ambiente in cui gli è permesso fumare. Egli crede fermamente che ha il diritto di soddisfare il suo bisogno di nicotina e si accende una sigaretta liberamente e ogni volta che lo desidera.
Quando capita che non ha niente da fumare a portata di mano, non trovando nemmeno una cicca, diventa nervoso, si agita e non riesce a continuare quello che stavo facendo. Questo accade perché il fumatore ritiene che sia normale per lui soddisfare il suo desiderio-necessità di fumare ogni qualvolta ne abbia voglia.
Se, invece, è a lavoro, dove non si può fumare assolutamente, cambia tutto: ogni volta che gliene viene la voglia ci pensa un attimo ma non si tormenta, non ha sintomi di astinenza e tutto procede normalmente. In questo caso egli sa e accetta che in quel posto non deve fumare. Il suo corpo non lo tormenta, anzi aspetta fino alla pausa per dare i primi segni di impazienza. La stessa cosa accade se è in aereo.
Da qui si vede come la nostra mente è molto potente nel governare i nostri desideri. Se tu inserisci lo stimolo della fame in diversi contesti, vedi che lo stimolo stesso muta: cambi il punto di vista su di esso. Se pensi per esempio che devi assolutamente mangiare sennò ti ammali, andrai a mangiare subito. Ma se lo guardi come un esercizio mentale e corporale, cambia tutto. Se ti dici: non vedo perché non dovrei mangiare, cedi subito. Ma se inizi a valutare una piccola quantità di cibo in tutti i suoi aspetti qualitativi te ne sazi con poco. Usa per esempio la vista: i colori, la consistenza del cibo; poi l’olfatto, tutti i diversi odori che emana; pensa alla temperatura. Premi leggermente la forchetta per saggiarne la resistenza alla stessa. Insomma, nutriti di esso prima che ti entri nella bocca e vedrai che sarai sazio con molto meno.
Per finire, se proprio vuoi bloccare lo stimolo della fame in maniera meccanica, ti do una tecnica cinese. Individua il punto che si trova tra il labbro superiore e l’attaccatura inferiore del naso, proprio sotto la separazione tra narici. Premi leggermente per cercare il punto. Quando l’avrai trovato te ne accorgerai. Massaggialo col dito indice per una trentina di secondi con movimenti antiorari.
Ecco alcune indicazioni su come la filosofia può efficacemente aiutarti a seguire la tua dieta. Naturalmente nei limiti di un articolo succinto non si può offrire una vera e propria consulenza. Le cose potrebbero svilupparsi in maniera interessante, con le risposte che tu daresti in una comunicazione dal vivo, quindi se fossi interessato, mettiti in contatto con me per email [mailto:kam@mauriziobisogno.com], per telefono +353 83 1368205, per Skype o Facebook [Maurizio A Seneca Bisogno].