Intervista con l’anima
di Maurizio Angelo Bisogno
L’anima: Ciò che scrivo differisce enormemente da ciò che la gente legge o scrive oggi. La mia ossessione per la scrittura mi rende povero poiché i miei scritti non si vendono bene e, in effetti, non scrivo affatto con lo scopo di vendere.
Tu: Hai intenzione di cambiare?
L’anima: Non credo. In questo preciso momento, essere morto mi andrebbe a pennello, poiché non credo di adattarmi bene a questo mondo. Mi sento un alieno e ho perso il contatto con la mia razza. Inoltre, il tuo corpo inizia a soffrire costantemente, oltre al fatto che non mi è mai piaciuto quel corpo.
Tu: Perché sei depresso?
L’anima: Apparentemente non vedo cosa ci faccio in questo mondo. Cosa ci sto a fare qui? Forse per lottare contro la volontà di chi vuole vedermi schiavo in un posto di lavoro o, in mancanza di questo, povero sulla riva del fiume, sotto un ponte? Sono qui per dimostrare che la vita non si identifica cogli affari?
Perché sono qui in questo mondo? Perché, un giorno, sono stato concepito e in un altro giorno sono nato. Sono forse qui per amare? Queste domande sorgono perché non sopporto la fatica di vivere; è troppo stancante essere vivi.
Quando seguo il mio cuore faccio del male a qualcuno, quando non seguo il mio cuore, faccio male a me stesso. Alcune volte ho scelto il primo comportamento, normalmente adotto il secondo e soffro.
Tu: Pensi che siamo in questo mondo per soffrire o per seguire il nostro cuore?
L’anima: Entrambe le risposte hanno probabilmente lo stesso numero di argomenti a loro sostegno. Il punto è: sono davvero felice quando dormo profondamente.
Tu: C‘è qualcos’altro dietro le percezioni che generano questi tuoi pensieri?
L’anima: Se mi limito alle percezioni dei sensi, non trovo molto significato nella vita. Inoltre, se misuriamo il valore della vita con il criterio che è dominante tra gli uomini, cioè il denaro, allora la mia vita non ha proprio alcun senso.
Tu: Cosa pensi che sia giusto per te fare? Cos’è Giusto? È ciò che ti fa sentire bene? È quello che calma la tua mente? È ciò che toglie il dolore dalla tua vita?
L’anima: Pensi che sia giusto fare ciò che ti calpesta l’anima perché devi guadagnare soldi? Vale la pena se perdi la tua anima? Questa è la mia risposta per te. Dovremmo supporre che quelli che lo fanno, in effetti, non hanno affatto un’anima. Questo mondo, quindi, sarebbe per i senz’anima. Questo spiegherebbe il ruolo della tecnologia, come surrogato di un’anima che non hai. La tua dipendenza dalla tecnologia è la prova che non hai un’anima. Rifletti su questo: l’esperienza digitale sta sostituendo qualsiasi altro tipo di esperienza – sta diventando l’esperienza inevitabile.
Adoro scrivere con la mia stilografica, è un’esperienza che le tue dita digitali non capiranno mai. Vorrei che ci fosse un crollo digitale globale, vorrei che tutti i server che ospitano i social network smettessero di funzionare per almeno ventiquattro ore. Questo è ciò che desidero per l’umanità, per il suo bene. Ventiquattrore durante le quali il mondo intero non avrebbe la possibilità di utilizzare nessun social network. Questa è l’idea che chiamo l’Attività Digitale Zero. Che idea splendida, eppure impossibile! Sai che una cosa del di questa portata non può essere realizzata nemmeno dall’organizzazione più potente del mondo? Tale è la tragedia attuale dell’umanità: il mondo digitale non può essere spento!
Umanità! Non possiamo chiamarlo in questo modo, dobbiamo coniare un’altra parola per essa; forse dovremmo dire Macchinità o, da genere umano, Genere Meccanico.
È stato già detto in passato: gli umani stanno diventando sempre più come i computer e i computer stanno diventando sempre più come gli umani. Ora siamo un ibrido, ma non c’è spazio per un’anima in questo ibrido.
Tu: Non essere così pessimista!
L’anima: Beh, se pensi che io sia un pessimista e non un realista, pensa solo al desiderio che ho espresso in precedenza: ventiquattro ore di black-out globale che colpirebbe tutti i server attraverso i quali funzionano i social network e che li mantengono in vita. Il tuo cervello non sarà in grado di tollerare per più di tre secondi il pensiero di questa possibilità. Questo dimostra che sei già un membro a pieno titolo della Macchinità o del Genere Meccanico.
Vorrei ora darti alcune indicazioni molto pratiche. Innanzitutto, inizia a utilizzare carta e penna. Parla sempre con gli altri di persona. Non indossare auricolari o cuffiette quando ti trovi in un luogo pubblico o quando sei in presenza di un’altra persona. Spegni il telefono quando mangi, dormi, fai l’amore, parli con la gente, guidi, leggi, studi … in breve: elimina gli smartphone dalla tua vita. Questo si chiama Tempo Digitale Zero. La rete morirà da sola, senza bisogno di distruggere server o combattere corporazioni o fare proteste in strada o qualsiasi altra cosa di questo tipo. Applica la politica Tempo Digitale Zero.
Tu: Come puoi mai guadagnare dei soldi se la tua mente procede come il salmone? Tu nuoti controcorrente e la tua vita è necessariamente difficile.
L’anima: Grazie per questo! Il che ci riporta al punto da cui siamo partiti: non sono fatto per questo mondo, non posso adattarmi. È abbastanza chiaro ora qual è la cosa giusta da fare per me e questo è anche il significato della mia vita. È qui che continuerò a rimanere, esattamente in questo mondo fino a che ci sarà energia vitale nel tuo corpo.